Aqua Minded
Wednesday, November 26, 2025
Italy Gateway
This Website is owned and managed by Media Reach, a group of media experts - Italy

William guarda al suo futuro da re, ‘cambierò la monarchia’ – Notizie


Un rinnovamento, se non una trasformazione vera e propria della monarchia britannica, da tenere per ora nel cassetto. A evocarlo, in modo mai così esplicito, è il principe William, erede al trono di suo padre, il 76enne re Carlo III, che in un’intervista a The Reluctant Traveler, programma in onda su Apple TV+ condotto dall’attore canadese Eugene Levy, ha sorpreso tutti con un irrituale accenno ai suoi programmi da futuro sovrano. Una qualche riforma “è nella mia agenda”, ha sentenziato senza giri di parole in una conversazione a tutto campo.

Riferimento raro fra i reali di casa Windsor, prima d’indossare la corona, e che certamente sua nonna, la defunta regina Elisabetta II, non avrebbe gradito durante il suo lungo regno dal proprio primogenito Carlo; tanto più che i media dell’isola la riprendono inevitabilmente con enfasi, quasi a presagire un passaggio di consegne anticipato, anche se non necessariamente imminente, da parte dal genitore malato.

William, 43 anni, ha detto di essere pronto ad “abbracciare” qualche “cambiamento per il bene”. “Non ne ho paura, anzi l’idea di poter essere in grado di portare dei cambiamenti mi esalta”, ha rincarato. Assicurando di non ambire a “nulla di troppo radicale”, ma d’immaginare modifiche graduali: “necessarie” a stare al passo con i tempi. “Penso – ha proseguito – che, se non si sta attenti, la storia possa diventare un peso soffocante, troppo restrittivo”. Per questo, pur riconoscendo il valore vitale “della tradizione” per un’istituzione come quella monarchica, ha rimarcato di ritenere “importante vivere nel presente, qui e ora”.

I cenni (per quanto vaghi) su una possibile discontinuità a tempo debito rispetto all’eredità del padre e della nonna s’accompagna peraltro agli elogi nei loro confronti. In particolare di re Carlo, che William cita fra l’altro ricordando la doppia diagnosi di cancro, fatta nel 2024 sia a lui sia alla propria consorte “Catherine”: battaglia affrontata con coraggio, nel racconto del principe, il quale torna a dirsi “orgoglioso” di entrambi.

Nessun riferimento diretto emerge invece sui rapporti con il fratello minore, il principe ribelle Harry, turbati negli ultimi anni dallo strappo del cadetto culminato nel trasferimento con Meghan in America. E dalle recriminazioni polemiche che ne sono seguite. Fratello che comunque il principe di Galles ha richiamato per nome nell’intervista con Levy, e senza malanimo, in relazione proprio ai possibili cambiamenti futuri: quando ha sostenuto di voler evitare ai propri figli e alla dinastia tutta la sovraesposizione mediatica patita “da Harry e da me” nell’infanzia e nell’adolescenza a causa della crisi matrimoniale fra Carlo e Diana e delle regole allora in vigore a corte.

Auspicio d’una maggiore privacy che risuona mentre Harry prosegue la sua battaglia giudiziaria contro le intercettazioni illegali imputate per anni ai tabloid della stampa popolare britannica: battaglia sfociata nei pesanti risarcimenti già imposti al Sun di Murdoch o al Mirror, ma ancora in corso contro l’editore del Daily Mail, a colpi di udienze preliminari nelle quali gli avvocati del duca di Sussex hanno presentato giusto questa settimana elementi a sostegno dell’accusa ai reporter dei giornale d’aver spiato a suo tempo anche lo stesso William, fin dalla sua festa dei 21 anni. E persino il telefono della giovane Kate.    

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



Source link

Related Articles

Latest Articles