
Almeno sette palestinesi, fra cui un’intera famiglia, sono rimasti uccisi questa mattina in raid aerei israeliani sulla Striscia di gaza, che hanno preso di mira soprattutto Gaza City, Khan Yunis, nel sud e Beit Lahia, nel nord. Lo scrive l’agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti locali.
In particolare, a Gaza City, nel quartiere al-Shanti, un padre, Arafat Deeb, sua moglie e i loro tre bambini hanno perso la vita quando aerei israeliani – scrive Wafa – hanno bombardato la tenda dove vivevano da profughi presso la moschea Omar.
Un funzionario israeliano intanto fa sapere che lo Stato ebraico “non coopererà” con la visita in Cisgiordania di un gruppo di ministri degli Esteri arabi, che dovrebbero incontrare a Ramallah il presidente dell’OIp Abu Mazen.
“L’Autorità nazionale palestinese, che ancora oggi si rifiuta di condannare il massacro del 7 ottobre, intendeva ospitare a Ramallah un incontro provocatorio dei ministri degli Esteri dei Paesi arabi per discutere la promozione della creazione di uno Stato palestinese”, ha dichiarato il funzionario. “Israele non coopererà con tali azioni volte a danneggiare se stesso e la sua sicurezza”, ha aggiunto.
Ieri il Times of Israel aveva scritto che Israele ha deciso di impedire alla delegazione di ministri degli Esteri arabi tra cui Emirati, Egitto, Giordania, Qatar e Turchia – guidata da Faisal bin Farhan – di compiere la visita in Cisgiordania.
Haaretz riferisce che Hamas risponderà oggi alla proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco a Gaza e di un accordo sulla presa degli ostaggi.
saccheggiati 110 camion dell’Onu con farina a sud di Gaza
Oltre 100 camion del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite sono stati saccheggiati questa mattina nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, riporta il sito di notizie Ynet. La folla ha assaltato circa 110 camion carichi di farina che avrebbe dovuto essere distribuita domani, secondo Ynet.
Ieri un portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) aveva dichiarato che “Gaza è il posto più affamato del mondo”, dove “il 100% della popolazione è a rischio di fame”.
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