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Wednesday, November 26, 2025
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La Cgil conferma lo sciopero. Salvini: ‘Se prevale la violenza sapremo come reagire’ – Notizie


Si ferma per dire “due cose”, prima di concludere i lavori dei vertici europei a Copenaghen. E in due minuti Giorgia Meloni rifila diversi affondi, alla Flotilla, alle opposizioni, ma soprattutto ai sindacati. “Mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante” come Gaza “non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”, la sua stilettata, densa di sarcasmo.

“Un’offesa” per Maurizio Landini, che chiede “rispetto” per la sua Cgil. Nelle stesse ore a Roma alla Camera sono in discussione le risoluzioni sul Medio Oriente ed Elly Schlein quando prende la parola si rivolge direttamente alla premier: “Molli la clava e provi a fare la presidente del Consiglio di questo Paese”.

È la sintesi dell’ennesima giornata politica ad alta tensione, iniziata nella notte con l’abbordaggio di Flotilla da parte della Marina israeliana e conclusa in Consiglio dei ministri. Dove Matteo Salvini propone “una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole”. E in serata il Mit fa sapere: “Chi domani parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo dalla Commissione, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge”. 

In serata, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini posta un video sui social in cui afferma: “Ultimo avviso, ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui alla fine dell’anno. Se domani prevarrà il buon senso, ci comporteremo in una certa maniera. Se domani prevarranno arroganza, violenza e sopraffazione sapremo come reagire”

Per il garante questo sciopero generale senza preavviso è ingiustificato perché non rientra nei casi di “difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”. Ma per Landini si riscontra la prima fattispecie: “Non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali” e non sono tutelati “nostri connazionali arrestati in acque libere”, spiega confermando l’agitazione e annunciando l’impugnazione della delibera della Commissione di garanzia e di eventuali sanzioni.

Nessuna precettazione, comunque. “In questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza”, hanno spiegato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

 

Altro fronte della giornata sono le comunicazioni a Camera e Senato del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che giustifica le proteste ma non le violenze, e cita Pier Paolo Pasolini: “Tra figli di papà e figli del popolo, sarò sempre dalla parte dei figli del popolo, sempre dalla parte delle Forze dell’ordine”.

Segue un acceso dibattito sulle risoluzioni, in cui Pd, Avs e M5s si astengono su quella di sostegno al Piano Trump: “Non lo comprendo – l’attacco di Meloni – perché ricordo che è sostenuto dai Paesi europei, dai Paesi arabi, dall’Anp, quindi rimane solo la sinistra italiana che evidentemente ha delle posizioni più radicali”. Intanto, in varie parti d’Italia, vanno in scena nuove mobilitazioni pro-Pal e pro-Flotilla, incluse l’irruzione all’aeroporto Caselle di Torino e le occupazioni in vari atenei.

La premier garantisce che il governo farà “tutto il possibile” per far rientrare in Italia “il prima possibile” i connazionali a bordo delle imbarcazioni fermate da Israele. Ma toni e concetti sono ben diversi, ad esempio, da quelli del presidente francese Emmanuel Macron, che ha definito la missione internazionale nel Mediterraneo “una scelta di impegno”, chiedendo che i partecipanti “siano protetti”. Meloni rimarca che queste azioni non portano “alcun beneficio al popolo della Palestina. In compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano”. Lo stesso “che ancora ieri veniva ringraziato dai palestinesi per il lavoro che sta facendo”, aggiunge la premier rivendicando che l’Italia ha aperto “un corridoio per ricercatori”, è “la prima tra le nazioni non islamiche che ha evacuato più persone da Gaza nei propri ospedali, e fra le prime al mondo per la consegna di aiuti”.

La sua conclusione è che le nuove manifestazioni in programma sono legate a “una questione che c’entra poco con la vicenda palestinese e molto con questioni italiane”.

Landini non ci sta, difende la scelta della Cgil, pronta allo sciopero come Usb, Cub e Cobas, affermando che “sono in discussione i valori della democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace. Una persona normale e un sindacato che è fatto di valori non può stare a guardare”.

E la segretaria del Pd Schlein esorta la premier a smettere “di criminalizzare ogni piazza: giù le mani dai diritti dei lavoratori”. Schlein, Fratoianni e Bonelli si danno appuntamento alla manifestazione romana sullo sciopero generale, mente al corteo di sabato su Gaza ci sarà anche Giuseppe Conte, impegnato a tempo pieno nella campagna elettorale in Calabria. 

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