
Sono iniziate nell’Aula della Camera le comunicazioni del vicepremier con delega agli Esteri Antonio Tajani. Diverse le risoluzioni presentate dai gruppi, di maggioranza e opposizione. Presenti in Aula anche altri ministri.
La maggioranza ha preparato, a quanto si apprende, due risoluzioni. Nella prima si parla anche delle condizioni per il riconoscimento dello Stato Palestinese, nella seconda si parla solo del piano di pace di Trump. “Premesso che l’amministrazione degli Usa ha predisposto un piano di pace per il Vicino Oriente che ha trovato il consenso di molti Paesi Arabi, di Israele, dell’Autorità Nazionale Palestinese e della maggior parte delle nazioni europee, impegna il governo a compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli Usa, che oggi costituisce l’unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso”.
La risoluzione di Pd-M5s-Avs impegna il governo “a riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele”, “a sostenere”, “a partire dal negoziato che si è aperto intorno alla proposta di tregua avanzata dagli USA, ogni iniziativa volta a esigere un immediato cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi” e “la protezione della popolazione civile di Gaza”; “garantire piena protezione, il rispetto dei diritti e dell’incolumità degli attivisti della Global Sumud Flotilla”.
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